Lo scorso 5 maggio Linkedin ha festeggiato 10 anni di vita, un compleanno in ascesa per il social network dei professionisti, che conta oggi più di 220 milioni di utenti nel mondo.
In Italia Linkedin è in crescita costante con circa 4 milioni di profili.
Tuttavia per molti è ancora un mistero, sfruttato male anche da chi lo usa da anni, perché percepito come un luogo virtuale in cui caricare il proprio curriculum in attesa che qualcuno ci chiami.
In tanti lo considerano una sorta di Facebook professionale, senza aver chiaro che si deve coltivare un network di relazioni di qualità e partecipare a gruppi specializzati per acquisire e scambiare competenze.
Questo vale anche per le aziende che, con un’adeguata strategia di social media marketing, possono presentarsi su Linkedin con obiettivi di diverso genere: rafforzamento del marchio, reclutamento di personale, digital reputation e così via.
Ecco un elenco di consigli da seguire per creare un profilo appetibile su Linkedin per chi cerca oppure offre collaborazioni.
Il primo dei consigli riguarda la foto che deve essere adatta a un contesto lavorativo. Meglio usarne un paio e alternarle in modo che la notifica della modifica venga inoltrata ai collegamenti generando curiosità.
Secondo: il titolo professionale che appare nella scheda sintetica, accanto alla foto, di solito corrisponde all’ultima posizione ricoperta, ma spesso rischia di essere limitante per racchiudere un’intera storia professionale.
Terzo punto, usare parole chiave che corrispondano a quelle con cui vorremmo essere cercati sui motori di ricerca da un potenziale datore di lavoro.
Quarto: le due sezioni che fanno la differenza sono quelle in apparenza meno importanti, cioè il cosiddetto “riepilogo” e le ulteriori informazioni. Le esperienze fatte nel tempo libero o la sensibilità verso certe cause possono aggiungere valore all’immagine della persona per l’azienda o ancora può dare valore aggiungere qualcosa come la conoscenza di una lingua.
Se però Linkedin rimane per te ancora oscuro non resta che rivolgersi a professionisti del settore che ti sapranno consigliare la corretta strategia per creare un network di relazioni di qualità.
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